6-7 dicembre 2007
Santa Rosalia - Baia Algodones, San Carlos, Stato di Sonora. Partiamo verso mezzogiorno dopo aver salutato tutti gli amici della marina e i barcaioli. Dopo due mesi li sentiamo un po' come se fossero diventati una sorta di famiglia allargata. E' incredibile come si possano stringere dei legami così intensi con persone che in fondo abbiamo appena conosciuto. Credo che la condivisione di questo tipo di esperienza in mare ci faccia sentire vicini senza nemmeno bisogno di spiegarne il perchè.
E così finalmente riprendiamo il mare che oggi ci sembra particolarmente splendente anche se siamo di bolina con un vento leggero a 10-15 nodi che però mantiene la nostra velocità intorno ai 4-5. Passiamo il pomeriggio in silenzio, ognuno assorto nei suoi pensieri osservando la costa che si allontana e Santa Rosalia che piano piano scompare. Per la notte Francesco fa il primo turno (20.00-02.00) e io il secondo (02.00-07.00). Nel frattempo il vento è girato, così siamo di lasco con il gennaker e andiamo anche a 7 nodi. Il cielo è una distesa di stelle (mica mi ricordavo che ce n'erano tante!) e la brezza leggera e costante non mi dà troppo da fare con le vele, così in sole 5 ore conto 22 stelle cadenti... un record! Alcune veramente emozionanti con una lunga scia bluastra al seguito. Al mattino con l'alba si intravede la costa dell'altro lato del mare di Cortez con le sue montagne mezzo nascoste dalla foschia. Siamo emozionati, anche se il vento sta diminuendo e di conseguenza la nostra velocità. In più ci sono delle onde disordinate e piuttosto alte per un vento così leggero, così siamo sballottati qui e là. Arrivati a 8 miglia da Baia Algodones, di fianco a San Carlos, il vento crolla e ci lascia alla deriva. Aspettiamo un'oretta cercando in continuazione di regolare le vele per cogliere anche il più leggero alito di vento, ma niente. Ci rassegnamo ad accendere il motore e così arriviamo all'ancoraggio giusto prima che il sole scompaia. Per cena abbiamo degli avanzi di pasta al tonno e di pasta e fagioli. Dall'altra parte della baia vediamo solo un'altra barca all'àncora... che meraviglia finalmente soli!

8 dicembre 2007
Baia Algodones - Marina Real (San Carlos). Ci svegliamo alle 6.30 e il cielo è completamente coperto. Anche nei giorni scorsi non era stato granchè soleggiato, così i pannelli solari hanno caricato pochino e siamo al 68% della nostra energia. Così chiamiamo via radio la Marina Real e, visto che hanno un posto per noi, decidiamo di andarci per ricaricare le batterie. Spostandoci verso l'ingresso della marina vediamo due tizi che si sbracciano per salutarci dalla barca all'àncora che avevamo notato ieri sera: che meraviglia! E' Windflower con Karyn e Gary, quella coppia di californiani che sta in giro da 16 anni! Che felicità! Li andiamo a salutare mettendoci d'accordo per un incontro nel pomeriggio e poi andiamo a sbrigare le partiche di ingresso alla marina. Ci assegnano una slip piuttosto stretta, ma Fra con una manovra complicata eseguita alla perfezione "parcheggia" senza problemi. Vado immediatamente ad informarmi sulle previsioni del tempo per i prossimi giorni e purtroppo ci sono cattive notizie: sarà coperto con temperature bassine per questa stagione (15°-18°). Così facciamo l'autostop per andare a San Carlos che dista più o meno 5 chilometri. Al nostro ritorno troviamo Karyn e Gary che ci aspettano alla nostra barca con un'ottima pita+hummus e una bottiglia di tequila reposada... buonissima! Trascorriamo insieme un paio d'ore raccontandoci tutto quello che ci è successo i questi mesi. Cena con avanzi di pasta e fagioli.
9 dicembre 2007
Marina Real (San Carlos). Cielo... nuvolosissimo! Vabbè, secondo le previsioni dovrebbe tornare il sole in un paio di giorni. Passo la mattinata facendo il bucato e poi ci mettiamo a cucinare visto che Karyn e Gary sono invitati a cena. Inoltre avere sempre una pentola sul fornello scalda l'ambiente che comincia ad essere freddino! Prepariamo una torta di mele, bieta stufata, pane al latte e un sughetto all'arrabbiata, ma quando è l'ora dell'appuntamento i nostri ospiti non si fanno vedere. Così li chiamiamo sul VHF e ci dicono che per colpa dell'onda là fuori hanno passato una nottataccia... poveri, vabbè sarà per domani sera, tanto la cena è già pronta!

10 dicembre 2007
Marina Real (San Carlos). Durante la notte piove a dirotto e al mattino ci sono dei nuvoloni neri che non ci fanno sperare in un miglioramento. In più troviamo tutto il pozzetto sporco di sugo all'arrabbiata: probabilmente un gabbiano è riuscito ad aprire la pentola che stava fuori e ora ci sono schizzi d'unto e pomodoro dappertutto... vabbè, peccato per il sugo, comunque il gabbiano se ne deve essere pentito visto che era piccantissimo! Karyn e Gary attraccano alla marina e ci prestano la loro auto per andare a fare provviste. Così andiamo a Guaymas, una città di circa 100 mila abitanti a circa 30 chilometri da qui. Piove a dirotto per tutto il pomeriggio. Per cena cambiamo menu, visto l'inconveniente del sugo: spaghetti alla carbonara, filetto di vitello con bieta, torta di mele, vino rosso e limocello.
11 dicembre 2007
Marina Real (San Carlos). Salutiamo Karyn e Gary che tornano in auto negli USA per Natale... è davvero triste vederli andare via. Mattinata in barca con il magone. Inoltre le previsoni del tempo non migliorano: sta arrivando un altro Northern, ovvero un'altra tempesta di vento da nord. Così paghiamo per un'altra notte, ma se domani il tempo sarà buono ce ne andremo, vogliamo davvero partire! Passo la giornata a riorganizzare le sentine e aggiornare l'inventario. Nel pomeriggio il vento non è ancora arrivato, che rabbia, se pensiamo che potevamo partire... Nel pomeriggio traduco parte del blog in inglese, mentre Fra aggiusta la luce della bussola che durante l'ultima notte in navigazione ha smesso di funzionare.
12 dicembre 2007
Marina Real (San Carlos). Ci sono 20-25 nodi di vento con punte oltre i 30. Non partiamo. Per oggi niente diario, sono troppo scazzata.
13 - 14 dicembre 2007
Marina Real (San Carlos) - Isla Carmen, ancoraggio Perico South. Partiamo intorno alle 13 aiutati da quattro omaccioni della marina per uscire dalla slip. Il vento sta tra 15-18 nodi, ma siamo di lasco così andiamo velocissimi con una media di 7 nodi anche se abbiamo il genoa e due mani di terzaroli alla randa. Man mano che scendiamo verso sud fa sempre più caldo anche se il vento non accenna a diminuire, anzi! Durante la notte ho un attacco di mal di mare, ma con il braccialetto elettronico e buona volontà lo tengo più o meno sotto controllo. Al mattino siamo in vista dell'isola Carmen e mentre facciamo dei bordi per raggiungere l'ancoraggio il vento aumenta improvvisamente: Fra dà una terza mano di terzaroli, ma non serve a molto. La nostra velocità impenna, ora andiamo anche a 10-12 nodi e non possiamo permettercelo per lunghi tratti visto che siamo sovraccarichi. Inoltre durante una strambata la randa si straccia in un altro punto... ma quante volte la dovrò ricucire ancora?? Finalmente arriviamo all'ancoraggio dove il vento sembra soffiare di meno, ma solo per via del montarozzo che ci sta di fronte. In realtà ci sono ancora 27-30 nodi. Siamo affamatissimi dopo queste ultime ore impegnative, così ci cuciniamo la classica aglio e olio con un peperoncino habanero piccantissimo! Nel pomeriggio crollo addormentata, mentre Fra prepara nuove rotte al computer. Quando mi sveglio preparo il "pappone" per pescare, ma non ci sono pesci, peccato avremmo mangiato volentieri un bel brodetto stasera. Fa piuttosto freddo e fuori il vento è sempre più forte tanto che anche in questa baia riparata si è alzata un po' di onda. Per cena abbiamo un grosso pezzo di filetto di vitello comprato a San Carlos con broccoli. Alle 20 siamo già a letto, mentre fuori c'è la bufera.
15 dicembre 2007
Isla Carmen, ancoraggio Perico South. Ci svegliamo alle 7. Abbiamo dormito un sacco, anche se più volte durante la notte, abbiamo dovuto controllare l'àncora. In realtà non abbiamo mai avuto problemi con l'àncora, nemmeno con venti peggiori di questo, però controllare non costa nulla. Ascoltiamo la NET e così ci dicono che il Northern continuerà fino a domani con punte oltre i 35 nodi previste per stanotte. Poco male, tanto siamo fermi. Passiamo la mattinata leggendo e sistemendo i pannelli solari seguando il movimento del sole. Il vento sta sui 32 nodi costante, così prepariamo l'ormeggio a Y (ossia leghiamo una cima a Y agli scafi laterali e al cavo d'àncora) e in questo modo la barca si muove meno e non oscilla più da un lato all'altro della baia. Peccato che ci sia troppo vento per scendere a terra e inoltre non possiamo nemmeno cucire il pezzetto di randa che si è rotto perchè se la srotoliamo si involerebbe immediatamente anche provando a trattenerla bene... Speriamo per domani. Passiamo il pomeriggio leggendo. (A questo proposito vi consiglio questo libro che mi è stato regalato da Gina di Balena: "Eat, Pray, Love" di Elizabeth Gilbert. Non so che titolo abbia in italiano, ma è stato sicuramente tradotto: è la storia di una ragazza americana che passa un anno tra Italia, India e Indonesia alla ricerca di un equilibrio tra piacere e meditazione per la sua vita. La prosa in inglese è piacevolissima, spero che con la traduzione non si perda, se vi va provate a leggerlo in lingua originale, merita davvero). Nel pomeriggio Fra cucina il pane, per cena avanzi di verdura varia.
16 dicembre 2007
Isla Carmen, ancoraggio Perico South. Sveglia alle 6.45, colazione e ascolto della NET. Il vento dovrebbe diminuire nel pomeriggio, così decidiamo di srotolare la randa e iniziare il piccolo rammendo. Fra si offre per cucire il rattoppo (un quadratino di 25 cm di lato), mentre io cerco in ogni modo di fissare la vela perchè non prenda vento, che comunque soffia ancora tra 18 e 24 nodi. Nel pomeriggio prepariamo una rotta di massima per La Paz con alcuni ancoraggi intermedi di emergenza se per caso dovessimo incappare in un altro Northern. Nel tardo pomeriggio finalmente il vento crolla del tutto, ora è calma piatta, pazzesco! Ceniamo al tramonto con quesadillas, insalata e un avanzo di broccoli.
17 dicembre 2007
Isla Carmen - Isla Monserrat, ancoraggio South-West Bight. Sveglia alle 6.20. Prepariamo tutto per la partenza e dopo aver ascoltato la NET io salpo l'àncora (per chi mi ha fatto domande al riguardo, la risposta è: sì, salpiamo l'àncora a mano!), tiro su la randa, apro il gennaker e finalmente mi siedo in pozzetto. Fra sta al timone. Purtroppo non c'è vento per niente. Però ci sono un sacco di delfini che ci vengono incontro e nuotano sotto la barca riemergendo da un lato e dall'altro! Dopo i delfini incontriamo tre cuccioli di foca che tenedosi abbracciati nuotano con noi e poi ci urlano. Noi urliamo loro indietro, così si spaventano e si immergono... che fessacchiotte! Passiamo l'intera giornata cercando di regolare le vele per prendere quei 2-3 nodi di vento... ma nel tardo pomeriggio siamo costretti ad accendere il motore per raggiungere un ancoraggio vicino. Non vogliamo fare la notte perchè questa zona è costellata di isole e rocce più o meno sommerse e navigare con il buio è rischioso... se si può ci si ferma. Nel tragitto peschiamo un grosso tonno, ma mentre Fra lo tira su il pescione si slama e ritorna in acqua... che delusione, già pregustavamo un sashimi per cena... Arriviamo all'Isla Monserrat 10 minuti prima che il sole sparisca dietro le montagne, giusto in tempo per cucinare una frittata con l'ultima luce.

18 - 19 dicembre 2007
Isla Monserrat - Isla San Francisco. Alle 6.20 siamo in piedi, facciamo colazione e ascoltiamo la NET. E' in arrivo un altro Northern, ma decidiamo di partire comunque, se no rischiamo di non arrivare per Natale a La Paz. Il cielo è nuvoloso e c'è poco vento (5-8 nodi) così siamo un po' apatici anche se delfini ci salutano. Durante il giorno facciamo solo poche miglia. La notte passa abbastanza tranquilla: io faccio il primo turno (21.00-01.00) e Fra il secondo (01.00-06.00) ed è la prima volta che non sveglio Francesco per "qualcosa che non va" e che invece lui sveglia me per cambiare le vele. Sto migliorando, la mia promozione è vicina, spero. Al mattino non c'è pressochè nemmeno un alito di vento, ma qualche ora più tardi siamo in un turbine da 25 nodi e andiamo veloci verso sud. Vediamo il nostro primo squalo! Nel pomeriggio, dopo una giornata faticosa con punte di 30 nodi, ci ancoriamo all'Isla San Francisco. Altre barche sono già qui al riparo. Siamo un po' stanchi, così cuciniamo una carbonara e poi andiamo a letto.

20 dicembre 2007
Isla San Francisco - La Paz. Sveglia alle 6.30, colazione e niente NET perchè non riceviamo bene il segnale. Peccato. Fuori soffia ancora molto, ma decidiamo di partire lo stesso. Diamo due mani di terzaroli alla randa e Fra si prende una botta alla testa con il boma... poverino. Partiamo con 25 nodi da nord-ovest al lasco, ma dopo poco il genoa si incasina e la sua scotta si stacca dal punto di scotta, così la vela è legata solo alla sartia e sbatte ovunque. Bisogna tirarla giù e in fretta. Fra va a prua a prenderla mentre io cerco di calarla lentamente, ma con questo vento non è facile. Stiamo andando piuttosto veloci (7 nodi) e solo con la randa... per il momento decidiamo di continuare così senza vela di prua fino a che la barca farà fatica a seguire il timone. Le onde iniziano a crescere e nel giro di poche ore alcune saranno alte 3-4 metri, ma per fortuna noi ci danziamo sopra e andiamo ancora più veloci in planata, tanto che in lontananza scorgiamo già la costa di La Paz. Nel pomeriggio il vento si placa un pochino così armiamo il fiocco, poi il vento cala ancora così andiamo con il gennaker e tiriamo su anche tutta la randa... che con questo ventaccio, indovinate un po'?, si è stracciata di nuovo in un altro punto! Ma quando finirà? Ormai potrei aprire una veleria! Comunque dopo un'oretta il vento cambia completamente direzione e ora viene da sud-est (14-20 nodi), così dobbiamo fare le ultime 20 miglia di bolina, non ci facciamo proprio mancare niente! Ecco un paio di foto da "dopo tempesta": Fra bello come il sole, io per niente convinta che sia già il momento di togliere i terzaroli alla randa...

Arriviamo a La Paz che è già buio ed entrare in porto è difficile e pericoloso: ci sono molte barche all'àncora senza luci e io non vedo nulla, per fortuna che Fra sembra avere gli infrarossi agli occhi! Attracchiamo al fuel-dock della marina aiutati da due inservienti, domani ci sposteremo al molo che ci hanno assegnato. Non ci sembra vero poter avere una doccia calda dopo tanta fatica. Per cena andiamo al nostro ristorante preferito "Rancho Viejo" e mangiamo una quantità di cibo considerevole! E che meraviglia poter stare di nuovo qui a La Paz per un po'!
21 dicembre 2007
La Paz. Giornata tranquilla. Sistemiamo la barca, mettiamo via le vele, facciamo la stima dei danni alla randa. Nel pomeriggio andiamo in centro e ci mescoliamo alla folla in cerca di regali. Per una volta ci compriamo qualcosa: io mi innamoro subito di un paio di sandali super fricchettoni fatti a mano che, vista la temperatura di questi giorni, non potrò indossare fino a che non saremo in Polinesia, e Fra si regala un buffo cagnuzzo di peluche che chiamiamo Bubi. Andiamo a prendere un aperitivo nel locale di alcuni nostri amici, il "Salsipuedes" e passiamo un paio d'ore a chiacchiere con loro. Durante la notte inizia un Northern veramente forte, con punte oltre i 35 nodi.
22-23-24 dicembre 2007
La Paz. Giornate ventose e con tante cose da fare. Esploriamo tutte le ferramenta della città in cerca di aggeggi per riparazioni o per futuri bisogni. Camminiamo un giorno intero per raggiungere un negozio di articoli di pesca solo per accorgerci che quello segnato sulla mappa non esiste. Mangiamo ottime pastarelle alla crema (che di solito invece qui in Messico sono sempre troppo dolci). Andiamo a far la spesa per il giorno di Natale e ritorniamo alla marina carichi di cibo e con un gran mal di schiena. Troviamo un ristorante dove cucinano il miglior pollo mai provato prima, non per niente il suo nome è "Superpollo". Prendiamo accordi con il velaio per comprare un po' di dacron (tela per vele): per risparmiare ce la ripariamo da noi la randa, anche perchè ormai ci siam fatti l'esperienza! Uno scarrafone spunta fuori da uno stipetto della barca: panico. Se ce n'è uno ce ne saranno altri, penso io. Non abbiamo mai avuto problemi con le cucarachas fino ad ora... comunque meglio preparare alcune trappole con l'acido borico, giusto per star sicuri ed evitare un'invasione, ci mancava solo questa! Il vento è sempre forte con raffiche tra 20 e 35 nodi; ogni tanto dà qualche ora di pausa e allora è veramente caldo, si potrebbe stare in spiaggia se fossimo amanti della tintarella. Per lo più però, ce ne andiamo in giro con maglione e berretto di lana, l'aria è gelida. Poco male, adoro questa città e la sua paciosa atmosfera!

25 dicembre 2007
La Paz. Feliz Navidad! Sveglia alle 7. Durante la notte penso che siano stati sparati centinaia di botti... i Messicani amano i fuochi d'artificio et similia, così abbaimo avuto un riposo scoppiettante fino alle 5 del mattino... non osiamo immaginare cosa faranno per l'ultimo dell'anno! Mentre facciamo colazione riceviamo la prima telefonata d'auguri: è mia madre con tutto il parentame. Passiamo la giornata a cucinare il cenone. Il menu prevede un antipasto con salsina al salmone, caviale e Chardonnay,
tagliatelle al ragù,

e polpettone con purè servito con dell'ottimo Merlot cileno.

Per dolce abbiamo una Meraner con la panna montata e un "cicchetto" di tequila reposada artigianale. Dopo aver mangiato tutta questa roba siamo talemente stanchi che alle 22 siamo già a letto... comunque è stata proprio una serata piacevole, a parte il vento che fuori soffia ancora senza tregua e ci son spifferi da ogni fessura.
Saremo a La Paz fino al 2 di gennaio, poi Mazatlan e Puerto Vallarta dove ci fermeremo per una quindicina di giorni visto che verrà a trovarci la mamma di Fra... Sarà dura lasciare questo posto che sento già mio, anche se è davvero poco il tempo che abbiamo passato qui. Sempre più spesso penso che sarebbe molto bello potersi fermare qui in Baja Sur per un po', magari non so, aprire un'attività e vivere a terra, scoprire nuovi mondi e modi di gestire la quotidianità, però per ora il viaggio continua, chissà che non si ritorni qui nel futuro... Nei prossimi giorni quello che faremo sarà riparare la randa e ultimare alcuni progetti di miglioramento ad alcune parti della barca, quindi riprenderò il diario quando saremo nuovamente in navigazione, mi sembra che sia più interessante che raccontarvi di cuciture e carpenterie. Se succede qualcosa di divertente aggiornerò di sicuro questo post, per il momento comunque è davvero tutto, a presto
Nessun commento:
Posta un commento